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106 nell'azzurro


— Son pronto! — rispose Ardo benché in fondo sentisse una vaga e misteriosa inquietudine causata dal tono bizzarro che Andriana dava alle sue parole.

— Ah, bravo! Eppoi, saresti contento domani di portare a tuo padre il formaggio di cui ti aveva incaricato, dicendogli semplicemente che, avendoti colto il temporale, ti riparasti, durante la notte, qui?

— Contentissimo! Ma questo formaggio?

— Te lo darò io, basta che mi aiuti in questa faccenda.

— Eccomi dunque qui! — disse Ardo alzandosi, pronto, contento davvero della strana promessa.

Andriana accese la lanterna.

— Vieni, — disse, — è qui, in una stanza attigua. Non far rumore... potresti svegliare don Marco!

Ardo, ingenuo com’era, non fece più alcun caso del mistero con cui Andriana si circondava, pensando che quella famosa faccenda fosse qualche faccenda domestica; ma quando, dopo aver attraversato un andito e una stanza che assomigliava ad una sagrestia, si fermarono nell’interno d’una povera chiesa, e Andriana, senza mai dirgli nulla, si chinò in un angolo e levò dal suolo una lastra di