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to prima villana: pure vi fu un momento che mancando di nuovo al galateo diede in una formidabile risata all’indirizzo di Ardo.

Ma questa volta Ardo non si offese, anzi rise anche lui, rise anche don Marco.

Andriana l’aveva spogliato, gli aveva tolto anche le calze; poi gli aveva messo un paio di calze di lana nera e un paio di scarpini con la fibbia che gl’ingrossavano enormemente le gambe e i piedi: e invece della giacchetta, una specie di frack a coda di rondine che davanti lasciava vedere tutte le gambe di Ardo dal ginocchio in giù, e dietro gli veniva assolutamente a strascico; e infine in testa una calotta nera di don Marco che gli scendeva giù delle orecchie...

Se Ardo, su quella calotta avesse avuto un po’ di cipria, se il frack fosse stato un po’ più corto e attillato, sarebbe sembrato un cavaliere della Corte di Luigi XVI; per allora rappresentava una cosa così strana, così ridicola, che lo fece ridere tanto da scordarsi persino la fame — ormai era fame davvero — che lo tormentava.

Passata l’ilarità, don Marco pensò anche a ciò e fece dare ad Ardo un piatto di fagioli al burro: ad Ardo non erano mai piaciuti i fagioli, pure quella notte, le quattro o cinque porzioni che divorò, gli sembrarono portate divine. Don Marco