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una terribile notte 103


scintillanti al riflesso del lume e del gran fuoco che crepitava nel caminetto, che pareva un salotto.

Un prete, un vecchio prete piccolino piccolino, tutto roseo sotto una parrucca bionda che faceva a schiaffi con le infinite rughe del suo viso, era mollemente seduto su un seggiolone di legno col fondo di paglia, davanti al fuoco. Aveva le scarpine con le fibbie, e indossava una specie di frack.

Un grosso gatto dormiva ai suoi piedi. Quando entrò Ardo, don Marco depose il giornale che leggeva, depose gli occhiali, e lo guardò.

— Oh, povero piccino — esclamò con compassione: — Vieni vicino al fuoco.

Ardo non si fece pregare: raccontò ancora una volta la sua storia e mise in curiosità don Marco, e specialmente Andriana, circa la vecchia che "l’aveva fatto saltare."

Poi don Marco ordinò alla serva di spogliare il ragazzo affinché la sua giacchetta, i suoi pantaloni, le sue scarpe e il suo berretto fossero bene asciugati al fuoco: nel mentre Ardo avrebbe indossato una giacchetta e un paio di scarpine di don Marco.

Andriana obbedì subito, trattando Ardo con somma attenzione e cortesia: era forse per riguardo al suo padrone? Ardo non seppe dirselo, ma osservò che Andriana, da qualche minuto, lo guardava fissamente, gli sorrideva, gli si mostrava gentile quan-