Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 291 — |
dicevi che mi volevi bene per questo.... Dunque non è vero.... Anch’io posso dirti che non mi ami perchè non ti basta il possesso della mia anima....
— Tu ragioni sempre.... — egli ripeteva con crescente rancore.
— Ricordati, Piero.... quando mi parlavi di tua moglie.... Dicevi: ella mi ha reso infelice perchè nell’amore vedeva solo il piacere.... Ricordati.... Tu dicevi che volevi insegnarle il contrario.
Ma il ricordo poco opportuno accrebbe il furore dell’uomo deluso. Afferrò Lia per le braccia e la scosse tutta. Com’eran cattivi i suoi occhi! Non sapeva perchè, ma Lia non riusciva a liberarsi dal ricordo della sua prima avventura.
— Basta, Lia! Non esasperarmi oltre! Lasciami partire, piuttosto che continuare così: mi sono illuso e basta; ma non continuare in una commedia che mi rende ridicolo ai miei stessi occhi....
— Ma perchè ridicolo? Ma tu non ricordi nulla, davvero! Ricordati: dicevi: possibile che esista solo il male?...
— Il male è nel rinunziare alla vita, Lia! Basta, basta, addio. Tu non mi conosci....
— E neppure tu mi conosci!
— No; questo no! Ti conosco bene: sei la diffidenza in persona: e per questo non puoi amare nè abbandonarti alla gioia di vivere. Di me tu hai sempre diffidato, fin dal primo momento che