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plazione del paesaggio tranquillo. Un velo d’oro copriva le colline e il mare, e fluttuava intorno sugli alberi scintillanti, sulle macchie della brughiera e nell’aria serena. Tutto era pace e silenzio: pareva che persino il mare non dovesse muoversi più.

Solo nel cuore dei due che si amavano continuava la lotta e la tempesta. Lia pensava palpitando:

«Se lo lascio partire adesso non lo rivedrò più.»

Egli diceva a sè stesso:

«Sarà lei che mi verrà dietro, adesso, e mi supplicherà di non lasciarla.»

E all’improvviso si sollevò e la guardò con occhi teneri e minacciosi.

— Tu non mi ami, Lia! Una donna che veramente ama non fa così come tu fai! Non esaspera l’uomo che la ama, e non lo offende chiudendogli l’uscio in faccia!

— Piero! — ella gridò, smarrita.

— Perchè fai così? Dimmelo! E inutile che mi tormenti!

— Non era questo il nostro patto.

— L’amore non ha patti! Io ti amo e non ragiono più: se tu ragioni vuol dire che non ami....

Lia avrebbe voluto dirgli: eppure tu ragioni, in questo momento! ma non volle discutere. Sì, era meglio lasciarlo partire.

— Calmati, Piero. Tu lo sapevi ch’ero una donna così.... fatta all’antica.... Lo sapevi, sì: anzi