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la vecchietta i cui occhi di lattante fissavano con un’espressione maliziosa e benevola i due bei giovani seduti davanti a quella tavola fiorita che sembrava una mensa di nozze. A un tratto, mentre i due fratellini correvano fuori, verso il ponte, per vedere il treno, ella s’avvicinò a Lia o le prese una mano, e altrettanto fece con Piero, e unì le due mani, fra le sue, dicendo:

— Dio vi benedica!

— Eccoci sposati! — disse Piero, mentre Lia ritirava la sua mano.

Ed entrambi risero, ma con un’ombra di tristezza negli occhi.

*

Egli rimase tre giorni nella casina delle glicine. Il secondo giorno volle fare il bagno, e si aggirò a lungo attorno a Lia nella spiaggia luminosa di sole, alto, pieghevole, col corpo nettamente disegnato dalla maglia nera, mettendo in mostra tutta la sua agilità, la sua bellezza, la sua nudità, come un bel fauno attorno alla ninfa desiderata.

Lia arrossiva e abbassava gli occhi come una fanciulla. Un’atmosfera di ebbrezza li avvolgeva; anche lei, spinta dal solo istinto di piacergli, aveva finalmente deposto gli abiti neri, e indossava una semplice vestaglia bianca che la ren-