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— Adesso o più tardi è la stessa cosa, — ella disse, alzandosi.

Egli però le afferrò il lembo del vestito e non le permise di allontanarsi. Era tornato umile e supplichevole.

— Adesso no, Lia! Ho bisogno di te; se tu mi lasci.... io non so cosa farò... Sarò un uomo perduto.... sarò come quei bambini lì.... se tu li lasciassi soli, qui, davanti al mare.... Che farebbero? Si perderebbero, cadrebbero nel mare.... Così io, Lia, se tu mi lasci adesso....

— Calmatevi, — disse Lia, dandogli finalmente del voi. — Non partirò, ve lo prometto.... basta che anche voi siate buono....

— Tutto, tutto quello che tu vuoi! Ma non lasciarmi....

Al ritorno trovarono la tavola apparecchiata e la vecchietta vestita di bianco e col pettinino giallo nei capelli ravviati. Un cestino di frutta, bottiglie di vini e di liquori, dolci e pasticci preparati con gusto nei vassoi di porcellana, rallegravano la tavola su cui la vecchia aveva anche messo un mazzo di garofani violacei.

— Che ha fatto? — gridò Lia a Piero, quasi offesa per quei doni. — Ah, vede, lei mi mortifica sempre!

Tuttavia il pranzo fu lieto, chiassoso. Si parlò nuovamente dell’ortolano amico della guardiana, di San Gabriele, dei sei fratelli preti.

Un bicchierino di malaga fece ballare e cantare