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famiglia. È poi anche un bel ragazzo, il signorino: ha gli occhi che sorridon come due stelle....

Piccola come una bambina, stretta in un busto dritto e legnoso, la vecchietta volgeva verso Lia la testina vispa, mentre i suoi occhietti scuri, in mezzo alle ciocche dei capelli grigi scarmigliati e spioventi sul viso e sul collo nero e ritorto come una corda, ammiccavano corno quelli del portiere giù alla stazione di Roma.

Lia però non aveva nulla da nascondere nè da confidare. Se il suo amico era premuroso e pieno di cure per lei e per i bambini, che male c’era?

— Sì, è molto buono, — disse con semplicità.

E non si offese quando la vecchietta la condusse nella camera matrimoniale della casino, dicendole:

Qui a destra c’è una camera con due lettini, per i bimbi; a sinistra c’è la camera per il signorino, quando verrà; tutte e tre comunicano fra di loro....

Mentre Lia l’aiutava a preparare i letti, ella raccontò una lunga storia, di cinque fratelli tutti preti, ma dei quali il più giovane era scappato dal Seminario di Corneto, pochi giorni prima di prendere gli ordini, e aveva tradito Dio per l’amore d’una donna.

La donna era lei, la vecchietta, i cui piccoli occhi brillavano ancora al ricordo delle avven-