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posso impormi di perdonare, ma non di amare: solo una rifioritura di passione, fosse pure solamente sensuale, potrebbe riunirci, ma questo non può più accadere perchè io la odio ed essa mi odia. Non solo ma, come le dicevo, essa ama un altro, ed io....

— Lei non è geloso? — interruppe Lia, e ricominciò a turbarsi. — Adesso, — pensava, trepida e paurosa, — adesso mi dirà nuovamente che mi ama. Ed io? ed io?

Bisognava scongiurare il pericolo. Ella provava un senso di vertigine, e si aggrappava a qualcosa per salvarsi: e questo sostegno — non ne vedeva altro, oramai, — era la finzione.

Ma Piero Guidi non rispose neppure alla domanda.

— Io voglio bene ad un’altra donna.... lei sa chi è, Lia! Perchè e come non so. Sappiamo mai nulla, noi, delle forze occulte che ci sospingono? Qualche volta anch’io mi son compiaciuto a dire il contrario: ma adesso mi accorgo che noi non sappiamo nulla, proprio nulla di noi stessi. Anche voi lo sapete, Lia.... È vero?

— È vero, — ella ripetè.

Allora egli tese la mano per cercare quella di lei: ma d’un balzo ella indietreggiò e si mise a piangere, a capo chino, come una colpevole.

Piero la guardò stupito, senza muoversi.

— Perchè piange? — si domandò.

Lia piangeva d’amore: ma l’uomo non aveva