Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu/181


— 175 —


— Voi non volete vedere? — insisteva la vecchietta. — Egli passava di qui, per andare alla stazione; io lo invitai a visitare la casina, ed egli entrò e disse: allora per l’anno venturo! C’è una bella terrazza, sei camere, i bicchieri di cristallo, le posate, la ghiacciaia, il bagno.... il letto matrimoniale....

— Andiamo a vedere, mamma!

Salvador le tirava la manica, ma ella sorrise alla vecchia e le disse:

— Troppo lusso per noi!

— L’anno venturo.... Egli pensa all’anno venturo.... — mormorò poi fra sè, seguendo i bambini che correvano su per il sentiero della collina. E come un’ombra luminosa di crepuscolo, fatta di paura, di diffidenza, di orgoglio offeso, ma anche di una gioia torbida e di un confuso sentimento di speranza, l’avvolgeva.

*

Nei primi giorni, dopo il ritorno a Roma, fu ripresa da un senso di timore che di notte la spingeva a chiudersi in camera coi bambini prima che l’inquilino rientrasse e la sorprendesse sola nelle altre stanze.

Ma in breve si rassicurò: egli non badava più a lei nè ai bambini, anzi un giorno si lamentò perchè alla mattina Nino e Salvador strillava-