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tudini e le previsioni sue e degli altri, l’orribile avvenimento s’era compiuto, le dava impeti di disperazione profonda. Non è vero che le cose prevedute non succedono: sono anzi inevitabili, come dopo il giorno la notte e dopo l’autunno l’inverno.
Ella ricordava le confidenze, le preghiere, le raccomandazioni di suo marito, negli ultimi suoi giorni.
— Io ti ho sposata per amore, Lia, mia gioia, — le diceva baciandole le mani e aggrappandosi a lei come un naufrago all’asse fragile che la corrente trasporta assieme con lui, — ma anche per dare una madre al mio piccolo orfano. Tu non lo lascerai, vero, tu non lo abbandonerai, Lia.... Io ho sempre avuto paura di morir presto e di lasciarlo solo al mondo....
Ed egli era morto presto e Salvador non era rimasto solo. Ma perchè Justo, così amante della famiglia, non aveva preveduto anche il resto? Sì, aveva cercato di prevederlo; e negli ultimi anni, dopo la nascita del secondo bambino, per assicurare alla famigliuola un piccolo capitale egli aveva lavorato giorno e notte come uno schiavo, logorando la sua vita come un panno troppo usato.
Ma cos’è un piccolo capitale di diecimila lire in una grande città? mucchietto di paglia che il vento disperde in un attimo.
— Noi non morremo di fame, — pensava Lia,