Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu/118


— 112 —

da Salvador, e adesso depone su queste foglietto due zampe di zanzara.

«— Viene la Tentazione, rosa mia; e anche lo zanzare, vedi, pungono Sarbadoreddu.

«Questa ragione mi convince a smorzare il lume: buona notte, dunque, mio carissimo, e un bacio dalla tua Lia.

· · · · · · · · · · · · ·

«.... Mio buono, mio amatissimo Justo! Ho passato una notte agitata. La Tentazione? I vampiri? Le zanzare? Mille ronzii misteriosi riempivano il chiaroscuro della notte, e vagavano nuvole e brillavano raggi attorno al mio letto. Adesso capisco il mio malessere dei giorni scorsi, la mia inquietudine, la mia nervosità. Sì, qualche cosa era dentro di me, è dentro di me, — una cosa grande, divina. Salvador avrà un fratellino».