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— Egli ha paura di morir solo, — disse Lia, sottovoce, curvando la testa quasi per imitare l’atteggiamento dello zio. — Lo conosco. Avrei rimorso se egli morisse mentre noi siamo assenti. Dev’essere orribile finir la vita soli, abbandonati....

— Eppure è il destino di quasi tutti gli egoisti.

— Egli con me non è stato egoista, no, sogna riconoscerlo! Non ha acconsentito a quanto volevo io? Ed io non devo mostrarmi ingrata, Justo; tu mi hai promesso di lasciarmi libera sempre che egli avesse bisogno di me.... e di fargli un po’ di compagnia in questi suoi ultimi giorni.... Dopo.... dopo che egli non ci sarà più, io sarò tutta per voi, Justo; per te, per Salvador.... Te lo prometto.

Justo le accarezzò le spalle con un gesto paterno.

— Se vuoi, cara, torniamo stasera stessa.

Ella si calmò e gli strinse la mano.

— Grazie. Mi perdoni, vero? Ma, tu lo devi capire, io sono riconoscente allo zio per molte ragioni. Egli può aver dei torti verso di me, ma anch’io ne ho verso di lui.... Devo considerare che s’egli non m’avesse chiamato a Roma io non t’avrei conosciuto, Justo! Eppoi io ho sempre in mente che noi lo abbiamo giudicato male. Forse non era egoista, come sembrava: ma la solitudine fa diventar quasi cattivi.... io