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— È ripartito, sì, da ieri.
— E tu, Marianna, hai dormito bene, stanotte?
— Io dormo sempre bene.
— Lo so.... Non hai pensieri! Ma.... cosa volevo dire? ah, che l’aria di campagna ti ha fatto bene.
Marianna lo fissava, aspettando qualche frase pungente; egli però guardava davanti a sè nella strada deserta e d’un tratto rallentò il freno e partì salutandola un po’ triste.
— Sta con Dio, Marianna: addio.
Ella stette sul portone finchè il cavallo non svoltò all’angolo della strada: aveva l’impressione che Sebastiano indovinasse già il suo segreto, e la sorvegliasse e la guardasse come si guarda una persona minacciata da un pericolo o da una malattia. Ebbe un attimo di paura: paura di lui, paura di se stessa; subito però si scosse sdegnosa, pensando ancora una volta che era padrona di sè e della sua sorte, che era stata abbastanza serva degli altri e non doveva rendere conto di nulla a nessuno.