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un poco. — Egli non la lasciava; la seguiva, la stringeva. Allora le parve di portarselo attorno come un bimbo in braccio, a fargli rivedere la casa ove era stato servo e adesso diventava padrone.

Ecco il pianerottolo sopra la scala ripida di ardesia un po’ scura fra due nude pareti bianche, col pavimento di antichi mattoni scrostati. Sul pianerottolo s’aprivano gli usci delle camere giallicci di umido. Tutte le stanze erano umide, a causa di un grande pergolato che copriva il cortile fra la casa e la strada: le pareti intonacate con la calce si macchiavano di verde e qua e là i soffitti di legno si marcivano, sebbene spesso rinnovati; solo la cucina al pian terreno, con la finestra che dava su un orticello a levante e la porta sul cortile, era calda e allegra perchè col focolare sempre acceso.

Quando Marianna scese, la serva era già uscita. Il caffè bolliva accanto alla brage del focolare e la luce del sole nascente faceva scintillare i recipienti di rame appesi alle pareti scure. Attraverso l’inferriata della finestra tremolavano i ciuffi di canne del-