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dispiaceva che egli parlasse così in presenza di Simone.

Sebastiano uscì fuori a cercarla mentre il padre e il servo andavano di là nel recinto ov’era chiuso il bestiame, e le disse avvicinandole il viso al viso:

— Non fare il broncio a Simone: tientelo amico, Marianna....

— Io non ho bisogno di amici, — rispose lei aspra, tuttavia rientrò e per qualche momento si trovò sola con Simone; e gli notò sul viso e in tutta la persona che s’era alquanto piegata, un’aria di stanchezza e di tristezza.

— Bevi, Simone.

Egli le afferrò il polso della mano che gli porgeva la tazza.

— Marianna, così Dio mi assista, ti sei fatta bella! — mormorò: e gli occhi gli lampeggiavano felini eppure tristi, quasi supplichevoli. — Marianna, ti ricordi quando mi davi da bere, quando tornavo assiderato dall’ovile?

— Pensavo appunto a questo, Simone!

— Che hai pensato di me, in questo tempo? Tante volte mi passò in mente il pen-