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— Simone? Simone?

Egli fece uno sforzo per sollevarsi; ricadde, col viso pieno di disgusto; aveva l’impressione d’essere conficcato al letto da una lancia che gli trapassava il fianco; e gli sembrava che il suo corpo girasse intorno a sè stesso con la lancia per pernio. Afferrò la mano di Marianna per sostenersi, per fermarsi, ma anche lei cominciò a girare con lui.

— Simone? Simone? C’è il prete; lo vuoi?

Egli tornò a guardarla, con le pupille grandi, naufragate nel terrore. Un prete? Non capiva.

— Lo vuoi? È prete Fenu, il fratello di Giacomo e Giovanni Fenu.

Egli accennò di sì, ma volse un po’ annoiato la guancia sul cuscino; ed ella vide come una rosa apparire sulla tela, sotto l’angolo della bocca di lui; era sangue. Si sollevò spaurita. Egli però non le lasciava la mano; pareva volesse portarsela via, nel suo cammino. Ricominciò a vaneggiare.

— Il prete.... l’anello.... l’arcobaleno. Madre, datemi la bisaccia....