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Simone era assopito e sembrava, sotto quel velo d’ombra, già composto nel sonno della morte.
Il prete si avanzò in punta di piedi, fermandosi a guardarlo silenzioso, a fianco della madre che s’era alzata e guardava anche lei con infinita pietà, paurosa che Simone si destasse dal breve riposo, paurosa ch’egli non si destasse più.
Poi ella si scostò e il prete sedette accanto al letto pregando.
Le donne stettero fuori, aspettando: e Marianna sempre più stanca, assonnata, pensava a Gesù nell’Orto degli Ulivi, e aveva paura di addormentarsi. Le pareva che anche sul suo viso si stendesse un velo d’ombra, eppure intravedeva una luce lontana.
— Che farò, adesso? — pensava.
Non avrebbe più amato, non avrebbe più atteso. Ma non era un senso di disperazione, il suo, era anzi un senso di speranza e di riposo: Simone sfuggiva oramai a tutti i pericoli.
Ella non avrebbe più sentito il passo di lui sulla terra; ma era lui, adesso, che do-