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chi gravi di disperazione, gl’imposero silenzio.
— È di là? — domandò Sebastiano; — è molto grave?
Sembrava pentito, con le braccia abbandonate lungo i fianchi, la testa bassa.
— La ferita non sarebbe grave; ma la palla è dentro, bene in fondo.... Sebastiano, perchè hai fatto questo?
— Perchè dovevo farlo!
— Ascoltami, allora, tu hai fatto una cosa idiota. Fra Marianna e Simone era tutto finito.
Sebastiano spalancò gli occhi, poi li chiuse. Poi volle illudersi.
— Non è vero! Perchè dite questo?
— Lo dico perchè è la verità. Marianna e Simone si erano lasciati.
Sebastiano andò a sedersi accanto al focolare, senza togliersi il fucile dalle spalle; mise i gomiti sulle ginocchia e la faccia tra i pugni come volesse schiacciarsi le mascelle; e pugni e mascelle tremavano di rabbia.
— Non è vero, non è vero.... — diceva ogni tanto.