Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/29


— 22 —

casa tua e il bene lo hai, e tuo zio li ha lasciato un letto di rose! Ma prova a sapere cos’è il bisogno; prova a sapere cos’è l’ingiustizia! Marianna, l’uomo ha diritto ad avere il suo: e l’uomo vero dice: il mio è mio, e guai a chi lo tocca!

— Nulla è nostro sulla terra perchè siamo di passaggio.

Allora Sebastiano le riprese il lembo del grembiale e tirandolo e scuotendolo esclamò:

— Sembri il canonico quando predicava, Marianna, cugina mia! Allora, giacchè siamo di passaggio dammi gratis il sughero della tua tanca di soveri! Ah, da quell’orecchio non ci senti, fiore mio bello!

— Anche il canonico, buon’anima, predicava bene, ma le chiavi le teneva strette nel pugno, — riprese Simone. — Sì, sì, Dio mi salvi, i ricchi siete tutti come i mercanti alle feste, che mettono la loro mercanzia per terra e pare la disprezzino, ma poi la vendono a più caro prezzo del solito.

Che doveva rispondere, Marianna? Lasciò dire, ma di tanto in tanto guardava Simone e incontrava sempre gli occhi di