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dal vento. Gli occhi gli rifulgevano nel viso pallido, e la bocca del fucile scintillava pur essa come un occhio che vigilasse sopra il padrone spiando i nemici che lo inseguivano.

Marianna s’accostò al focolare e disse ai due uomini:

— Non vi muovete! — poi uscì, chiudendoli dentro.

Chiuse dal di fuori anche la porta della sua cameretta e vi si mise davanti come per impedire a Simone di entrare nella casa. No, egli non doveva rientrarvi mai più. E la casa pareva piangesse su lei, con le gocce che ancora piovevano dal tetto; e tutto piangeva ancora, intorno, sebbene la furia dell’uragano si fosse placata e il cielo s’aprisse come un grande occhio lagrimoso.

Simone andò dritto verso di lei: era tutto grondante d’acqua, col viso scomposto dalla stanchezza e dall’ansito della corsa; ma gli occhi brillavano quasi feroci. Marianna ne provò pietà e paura.

Si guardarono, come l’altra volta, in fondo all’anima: e sentivano d’essere un’altra