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Per sfuggirgli, poichè aspettava il ritorno di Costantino, Simone aveva finto di essere malato; ed era malato, infatti, di incertezza, di amore, di rimorso. S’era accucciato sopra le rocce, per spiare il ritorno di Costantino, e ricordava l’alba del suo ritorno dalla Serra; e cercava di non pensare a Marianna, poichè pensare a una donna per cui si deve perdere la propria libertà, Bantine Fera diceva ch’era debolezza; e anzi gli pareva di serbarle rancore, di odiarla quasi; come s’ella avesse conoscenza di un delitto commesso da lui, e pure da lontano, pure amandolo, lo dominasse e anche lei lo ritenesse debole e spregevole.

Poi il pensiero e il desiderio di lei lo riassalivano.

Ma allora la sua irritazione cresceva. Era scontento di sè: gli pareva d’essere diviso in due parti, e una seguiva Bautine Fera nelle sue imprese guerresche, nella conquista del denaro e della roba altrui, nell’ebrezza felina di fuggire agli agguati; e l’altra continuava nei suoi pensieri d’amore e di dolore, era ai piedi di Marianna e pian-