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con gli occhi corrugando le sopracciglia, offeso.

— Perchè l’hai mandato via, Marianna? Egli poteva e doveva anzi ascoltare quanto mi resta a dire.

— Aspetta: ritornerà subito, vedrai. Intanto sono io che devo dirti una cosa senza che mio padre mi senta: egli non deve essere responsabile di quello che io dico! Ebbene, ecco, è inutile che tu continui; ho bell’e capito tutto. Simone non vuole più avere a che fare con me: s’è pentito, s’è vergognato. Perchè? Chi lo ha distolto e mutato? Io non voglio saperlo. Solo, t’incarico anch’io di dirgli da parte mia una sola parola. Ti prego di dirgli, da parte mia, che è un vile.

Costantino si portò una mano alla testa, come se qualche cosa lo avesse colpito; e arrossì, poi ridiventò subito pallido e riabbassò la testa reclinandola un poco a sinistra col gesto di rassegnazione che gli era abituale. Il cuore però gli balzava di sdegno. Se Marianna fosse stata un uomo e lo avesse percosso, non lo avrebbe offeso tanto come lo offendeva così, con una sola