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X.
In aprile decise di andare a passare alcuni giorni nella sua casa colonica della Serra.
Di nuovo si sentiva sfinita, fiaccata come da una lunga malattia. A volte, pensando alla sua avventura, aveva ancora l’impressione che tutto fosse stato un sogno: poi l’orgoglio, l’amore, il rimpianto, l’umiliazione di essersi illusa come una fanciulla di quindici anni, la facevano balzare e arrossire.
Aveva domandato scusa alla serva, pregandola di non andarsene, poi s’era pentita: un desiderio intenso di solitudine la spingeva a chiudersi per giornate intere nella sua camera, a cercare gli angoli più tranquilli della casa: o andava di qua e di là, sfuggendo a sè stessa, senza riuscirvi