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brillavano di coraggio, di odio, anche di paura. Finalmente chiuse del tutto le imposte e nel buio afferrò le braccia della serva.

— Così va bene, dunque, — disse con forza. — Mi avete tradito ancora una volta, tutti, dal padre alla serva. Ma l’inganno adesso è finito: adesso basta. Basta, hai capito?

La donna si liberò dalla stretta.

— Marianna, ti compatisco perchè soffri; ma la colpa non è mia se la tua casa è sorvegliata come una casa di ladri.

Marianna diede un grido, a denti stretti, e la riafferrò, nell’ombra, le si aggrappò addosso come aveva fatto con Sebastiano.

— Ah, tu sapevi! Lo sapevi che la mia casa è sorvegliata?

— Lo sapevo: non è da stanotte....

— E allora vattene! Prepara la tua roba e vattene. E chiudilo pure, il portone, perchè non aprirò più a nessuno, neppure a mio padre.... neppure a mia madre.... se tornasse di là....

Fidela non rispondeva; non cercava più di liberarsi; anzi pareva si prestasse a che