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— Marianna, ascoltami. Se tu eri sola era perchè volevi esserlo, Marianna! Tu lasciavi che la tua serva ti chiudesse dentro come se tutti fossero banditi. Chi non ti voleva bene? Io.... io.... forse non te ne volevo? Non te ne voglio, forse?... Lo so io quello che è passato in me, in questi ultimi tempi.
E poichè lei piangeva forte, si fece livido in viso.
— Ma chi poteva parlare con te? Eri un muro di ghiaccio, Marianna! Eri come una regina, davanti alla quale anche i fratelli si sentono in soggezione. Ecco cos’eri, cugina mia!
Lei non sentiva nulla, tanto piangeva forte.
Piano piano egli le si lasciò cadere accanto e stette ad ascoltarla piangere; gli sembrava di sentire l’eco del suo stesso dolore; ma non sapeva cosa fare, cosa dire, per consolarla. Eppure provava in fondo un piacere crudele a vederla così umiliata e vinta: gli pareva che oramai fossero pari, poveri tutti e due, finalmente uniti dalla vera parentela del dolore.
Senza volerlo, senza accorgersene, le pre-