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può dire come mio padre mi ha dato ragione. Fidela?
Fidela s’era avvicinata alla porta e ascoltava: era pronta a difendere la padrona se il cugino tentava di farle offesa, ma si contentò di rispondere:
— Marianna, ascolta chi ti vuol bene. — E le prese una mano tentando di staccarla da Sebastiano.
— Lasciami, — gridò Marianna, presa da un’agitazione convulsa. — Nessuno mi vuol bene. Chi, chi vuol bene a me? E se qualcuno appunto mi avesse voluto bene, mi sarei buttata fra le braccia d’un servo? È la disperazione che mi ha spinto, perchè ero sola come la fiera nel bosco.... Ero sola.... ero sola.... — ripetè con un grido d’angoscia e spinse la serva, si staccò dall’uomo e tornò ad accovacciarsi nel suo posto accanto al focolare, singhiozzando.
Sebastiano parve calmarsi; respinse anche lui la serva accennandole di andarsene e di tacere, e si curvò su Marianna come per ascoltarne meglio il singulto: poi la chiamò sottovoce.
— Marianna?