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sarli accanto al fuoco, con tutte le cose bene aggiustate attorno.
— Sì! E le cose fuori?
— Ah, è vero; maledetto il peccato mortale. Le cose fuori! Il cuore che va come una vela nel mare in tempesta!
— Sebastiano! Il mio cuore è dentro: è dentro come in una cassa.
— E dammi la chiave, allora!
— Non c’è chiave, è una cassa sconquassata; ma che t’importa?
— M’importa sì! — affermò lui alzando la voce; e d’un tratto scosse da testa e guardò Marianna minaccioso.
E lei lo sentì palpitare, il suo cuore dentro la cassa; e provò davanti all’oscura minaccia un sentimento nuovo: ebbe paura.
Ma subito l’istinto della difesa la irrigidì.
— Ebbene, che vuoi? — disse il suo sguardo dritto fisso negli occhi dell’uomo. — Tu non mi hai dato mai aiuto, mai amore, mai nulla di tuo: e adesso vieni a tentare di togliermi quello che è mio?
— Marianna! — egli riprese, col petto sollevato da un ansito che reprimeva a stento. — Marianna, — aggiunse abbassando la