Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/207


— 200 —

sarli accanto al fuoco, con tutte le cose bene aggiustate attorno.

— Sì! E le cose fuori?

— Ah, è vero; maledetto il peccato mortale. Le cose fuori! Il cuore che va come una vela nel mare in tempesta!

— Sebastiano! Il mio cuore è dentro: è dentro come in una cassa.

— E dammi la chiave, allora!

— Non c’è chiave, è una cassa sconquassata; ma che t’importa?

— M’importa sì! — affermò lui alzando la voce; e d’un tratto scosse da testa e guardò Marianna minaccioso.

E lei lo sentì palpitare, il suo cuore dentro la cassa; e provò davanti all’oscura minaccia un sentimento nuovo: ebbe paura.

Ma subito l’istinto della difesa la irrigidì.

— Ebbene, che vuoi? — disse il suo sguardo dritto fisso negli occhi dell’uomo. — Tu non mi hai dato mai aiuto, mai amore, mai nulla di tuo: e adesso vieni a tentare di togliermi quello che è mio?

— Marianna! — egli riprese, col petto sollevato da un ansito che reprimeva a stento. — Marianna, — aggiunse abbassando la