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forte ancora, nel mondo, che poteva aiutarlo.

E sospirò forte, quasi certo di aver trovato il rimedio.

— Marianna, e tuo cugino Sebastiano approva la tua idea?

— Mio cugino Sebastiano? Mio cugino Sebastiano sta in casa sua e io in casa mia.

Il padre cominciò a tirarsi la barba con tutte e due le mani un po’ da una parte un po’ dall’altra, seguendo il movimento con la testa: no; Marianna non aveva paura di nessuno: era inutile chiedere aiuto contro di lei.

— Ma perchè hai fatto questo, figlia mia! Perchè hai fatto questo?

Lei non rispondeva. Neppure lei lo sapeva, questo perchè, sebbene avesse, più volte tentato di domandarselo, nelle lunghe notti di attesa, nei crepuscoli quando si scende in fondo alla propria coscienza come un palombaro in fondo al mare.

— Che cosa ti è venuto in mente, Marianna, figlia mia? Simone Sole! Un servo, un mandriano, uno che non è stato buono a crearsi una sorte di libertà e neppure è