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Un solo pensiero lo spingeva a proseguire il viaggio: sperava si trattasse di qualche proposta di matrimonio per Marianna; anzi si domandava chi poteva essere il pretendente. Speriamo non si tratti di un paesano; per quanto bei giovani e ricchi, i paesani disponibili non gli sembravano adatti per Marianna: preferiva piuttosto un possidente borghese, un avvocato magari, anche se non molto ricco. Marianna era fina, signorile, e aveva già molto da fare per custodire la sua roba. Se sposava un ricco pastore o un ricco contadino le toccava di lavorare di più, con danno della salute. Un avvocato invece guadagna i denari netti e li può spendere con la famiglia senza darsi tanti pensieri.
E poi ormai lui, il padre, era abituato a fare da padrone: un altro pastore o un contadino gli avrebbe dato fastidio.
Ma se Marianna lo vuole, sposi pure il pastore o il contadino; lei è la padrona vera ed è saggia abbastanza per conoscere qual è il suo bene; e il tempo vola e la messe dovrebbe essere matura per lei che da tanti e tanti anni la coltiva.