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se fede alle parole di lui, ed egli si accese in viso.
— Marianna!
— Ebbene?
— Che cosa rispondi?
— Simone, — ella disse sollevandosi, — ti credo, sì; ma ti domando una cosa. Che tua madre parli con me.
— Va bene. Mia madre farà quanto tu vorrai.
Fidela girava lo spiedo: e quei due la vedevano, la sentivano in mezzo a loro; era la realtà inflessibile. E anche lei disse:
— Se mi lasciate parlare vi farò osservare una cosa: il matrimonio come volete farlo voi non è valido che in punto di morte. Eppoi ci vuole anche il matrimonio per legge. Perchè non fate le cose giuste?
Simone ammiccò verso Marianna come per dirle: adesso le rispondo io; e scosse la testa esclamando con esagerata gravità:
— Ma, zia Fidela mia, io non posso andare dal sindaco!
— Sì che lo puoi. Simone! Quando sarai uscito dal carcere. Tu mi guardi stordito? Eppure quello che dico io è tanto sempli-