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La serva, dopo aver girato lo spiedo, sollevò il viso guardando prima Simone, poi Marianna.
— Ebbene, che dici, Simone?
— Sono venuto a riposarmi come il viandante accanto alla fontana, — egli rispose, non senza un lieve accento di scherno.
Poi subito guardò Marianna, per farsi perdonare. Marianna gli sorrise e chiese a sua volta:
— Ebbene, che cosa mi dici? Tu puoi parlare, — aggiunse, — Fidela sa ogni cosa.
— Marianna, — egli disse allora, — le cose sono più difficili di quanto noi crediamo. Ho parlato con mia madre, e lei è andata in casa di un prete, per invitarlo a sposarci in segreto. Non ha detto certo il tuo nome. Disse solo che io voglio sposare una donna prima di entrare in carcere: il prete rifiutò, e disse che tutti i preti di Nuoro faranno come lui. Hanno paura come le lepri al freddo. Però mia madre non dispera. Solo.... occorre del tempo....
Marianna aveva abbassato gli occhi e taceva, un po’ diffidente; pareva non prestas-