Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/180


— 173 —

pane amaro voglio: purchè siano salve l’anima mia e la sua per l’eternità.

— Ma dimmi una cosa, Marianna. Perchè lo sposi? Non puoi convincerlo egualmente ad entrare in carcere? Se ti ama lo farà.

— Perchè? Ebbene, sì, te lo dico, sebbene tu non possa capirlo: perchè voglio legarmi con lui più per la morte che per la vita.

Il suo viso s’era acceso; gli occhi brillavano. Ma d’un tratto Fidela la sentì gemere di un gemito selvaggio, e la vide piegarsi di nuovo, col viso fra le mani e le dita bagnate di lagrime.

— È inutile combattere, — pensò.

Era una forza spaventosa e irriducibile, quella che portava via Marianna, era come quella che una notte aveva devastato la casa dei suoi antichi padroni: la forza stessa del destino.

Ma subito Marianna si riebbe: s’asciugò gli occhi e le dita con la manica della camicia e scosse la testa indietro per scacciar via bene le lagrime.

— Del resto egli non ha mai fatto del