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mente fra le dita rigide, come per moto proprio. E le due prime e le due seconde si rassomigliavano talmente che parevano coppie di gemelle. Marianna s’inginocchiava accanto all’ultima e sembrava loro sorella. Il cuore le batteva, tutta la persona vibrava come una corda per il desiderio di protendersi verso le fanciulle e domandare notizie di Simone; quando esse volgevano gli occhi per salutarla le pareva di rivedere gli occhi di lui, da lontano; giù nel pozzo del sogno e del dolore: ma non osava chiedere di lui e se ne andava calma in apparenza, chiusa nel suo amore che di giorno in giorno diventava dolore.

No, se Simone avesse voluto, non gli sarebbe mancato nè il modo nè il coraggio di mandarle notizie. Un uomo che ama veramente non può vivere così, lontano e silenzioso come un morto.

E mille inquietudini le ronzavano dentro. Visioni fosche, mostruose come le nuvole che incessantemente salivano dal monte le passavamo in mente; poi d’improvviso tutto si rasserenava; il ricordo delle parole