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un piccolo uomo 85


Oh no, Cassio non sorrideva:

— Le ha scritto? — chiese rudemente.

— No, non si offenda; non mi sono permesso tanto. Solo a lei....

— Ma è impossibile, ma è strano, ma è impossibile! — proruppe Cassio come parlando fra sè, battendo un pugno sul decreto steso sul suo ginocchio. La carta frusciava e strideva.

— Pare impossibile davvero, eppure è così; è un fatto strano, ma non è la prima volta che accade. Tant’è, signor Longino. La mia domanda è seria. Può sua sorella accettarla?

— Quale domanda?

L’altro pensò: questo giovine è troppo commosso; forse ho fatto male a parlargli subito; è troppo tutto in una volta.

— La mia domanda di matrimonio.

Cassio non rispose subito: fece uno sforzo, si dominò; tornò a veder chiaro, tornò a fissare il Direttore e lo vide come il passato, pallido e sofferente e brutto. E nel suo immenso affanno calò una stilla di conforto. — Ella non lo accetterà — pensò.

— Ma, — domandò, — ha ella ben riflet-