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32 | g. deledda |
Riempiva la stanza con le sue grida, con la sua voce nasale alquanto nitrente, e per dar forza alla sua ultima profezia imitò i mendicanti storpi arrovesciando la mano e porgendola verso il lume:
— A min de dazes cerchi cosa pro s’amore è Deus? (Mi date qualche cosa per l’amor di Dio?)
— Perdona! perdona1 — disse Chichita, alzandosi ritta sul suo sgabello.
Tutti risero, compresa Maria che si stizziva davvero, non cessando di mormorare:
— Imbroglione! Buffone! Bel ciarlatano diventerai!
— Anche la testa abbiamo scommesso, e ho vinto, signori e signore. Datemi un coltello che gliela taglio. Signora Badòra, “naso di patata„, datemi quel coltellino che vi ha regalato Sadurru! (La ragazza arrossì, e donna Martina la guardò severamente pensando: — ora so più di quanto ne sapevo un momento fa!). Quel bel coltellino col manico di madreperla. No? Non me lo dai? Allora mi servirò
- ↑ Modo di allontanar i mendicanti senza dar loro l’elemosina.