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22 | g. deledda |
chietti verdi e un nasino irregolare; forte e maleducata. Era la sola serva che passasse la notte dai Marvu: le altre due dormivano a casa loro. Nell’ora della veglia Badòra restava coi padroncini nella stanza da pranzo, perchè in cucina c’era sempre uno dei servi, e a donna Martina la coscienza non permetteva di lasciar una ragazza sola con un uomo giovine. Una sera avea provato di lasciar i bimbi a farle compagnia in cucina. Dio ci scampi e liberi! Peppino attaccò fuoco ai piedi nudi di Sadurru, il servo che riposava e nonostante il chiasso dormiva steso su una stuoja di giunchi; e il giovinotto naturalmente si svegliò con una brutta impressione, sacramentando e gridando. I piccini risero a più non posso, saltando, inchinandosi ironicamente al servo, con le manine fra le gambe, mostrando la lingua e facendo smorfie; ma Sadurru li accusò alla padrona, dicendo che dopo le fatiche giornaliere aveva pur diritto di riposare senza pericolo d’incendi nè d’altri guai. Donna Martina allora diede due secchi scappellotti a Peppino, e fece batter ritirata al piccolo gregge.
Così fino alle nove i bimbi restavano accanto