Pagina:Deledda - Le tentazioni.djvu/106

100 g. deledda


più voluto sentir parlare di matrimonio. Ora chi sa ciò che ella sognava, quando seduta sui calcagni, sul lucido pavimento della chiesa, agitava lievemente le labbra di melograno, con gli occhioni smarriti in alto, tra i rozzi affreschi della volta.

Era alta e flessuosa, con un rigido profilo bronzino. Sembrava una madonna di bronzo. Gli uomini anche i più benestanti temevano farle la corte: figuriamoci quindi se Martinu Selix osasse neppure guardarla in viso. Egli non lo diceva, ma le era anzi antipatica. Come tutte le donne benestanti di Orune, paese dedito alla pastorizia, Paska sapeva fare a perfezione i formaggelli, il burro, sas tabeddas, le treccie e tante altre cose che si plasmano col formaggio di vacca passato al fuoco. Ora, un giorno Martinu la trovò seduta per terra, accanto al focolare, facendo formaggelli. Per un po’ stette a guardarla freddamente, tossendo e raschiando con famigliarità; poi, non sapendo cosa altro dire, si provò a criticarla sul modo con cui ella terminava i formaggelli, indugiandosi cioè a intagliare o un pulcino o una lepre nella loro estremità.