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a lamentarmi. Troppo a lungo e inutile sarebbe raccontare le ragioni esteriori ed intime di questa preferenza e di questa aderenza quasi religiose: ad ogni modo tengo a dire che, invitata a collaborare alla scelta delle più belle pagine degli scrittori italiani, ho raccolto quelle di Silvio Pellico non con presunzione di fare opera di studio e di coltura, ma come atto di fede e di riconoscenza.
Grazia Deledda.