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va via da un luogo amato con la certezza di non ritornarvi mai più.

Quando furono nello stradone, l’aria libera e l’orizzonte della brughiera la richiamarono completamente dal suo sogno di sacrificio; il folle desiderio di gettarsi sulla polvere in mezzo alla strada e confessare la sua colpa le piegò le ginocchia; ma Andrea l’accompagnava, sicuro di sè, sicuro di lei, e di nuovo ella sentiva un’insuperabile difficoltà a tagliare di netto la loro sorte.

Passata la vigna si salutarono, ed egli promise di andare in casa di lei la sera sul tardi; s’udiva ancora il cane abbaiare destando l’eco della brughiera e il frate e le donne si allontanarono accompagnati da quel grido di malaugurio. Ma già lungo il torrentello tutto era pace; il sole cadeva rosso sopra i monti violetti, le ombre oblique delle macchie solcavano la strada rosea di tramonto, il frate pregava, con la sacca piena infilata al braccio, le mani entro le maniche, pencolandosi un poco a destra come attirato dal peso della sua raccolta; e Vittoria rimasta indietro con la gobbina le disse sottovoce:

— Zia, voi fermatevi un poco a distanza: io raggiungo frate Zironi perchè devo confidargli una cosa.

Lo raggiunse infatti e gli domandò con voce che voleva essere lieta ed era triste:

— Ci si può confessare nella strada?

— Dio è dapertutto, figlia.

— Allora sentite — ella disse, attaccando un