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fu aperto e tosto richiuso; ed egli vide e non dimenticò più. Come in un quadro illuminato da un lampo gli era apparsa la cameretta rossastra; e sul lettuccio bianco oscurato dall’ombra del frate, il fantasma della fanciulla seduta appoggiata ai cuscini, così ferma e diafana che pareva davvero dipinta, coi capelli dorati divisi in due treccie piatte intorno al viso azzurrognolo, gli occhi chiusi, il naso, la bocca, le mani già fatte di ombra.

Solo allora egli intese cos’è la morte.

Neppure davanti al cadavere di Andrea aveva provato tanto sgomento; e dimenticò tutto, la moglie, il figlio, i beni terreni; e quando alla voce monotona del frate si unì il rantolo della morente, si lasciò cadere in ginocchio, freddo di terrore.

Ma il rantolo si raddolcì, parve il mormorìo del bimbo che si addormenta e accompagna dal regno dei sogni il canto della nutrice: allora al terrore e al dolore egli sentì seguire un vivo sentimento di pietà e il desiderio che tutto finisse presto.

E ben presto Battista entrò nell’estrema agonia; le donne portarono silenziose i candelabri intorno al lettuccio e uno dopo l’altro li accesero. Scorgendo Mikali immobile nel suo angolo, inginocchiato, coi gomiti su una sedia e la testa fra le mani, Maria Luisa andò e lo toccò alla spalla. Egli si alzò, si mise a sedere affranto: vide i ceri accorciarsi, e ad ogni movimento delle persone raccolte nella stanza gli pareva che le fiammelle si scuotessero, come ti-