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casa o attraverso la vigna o la tanca sento sempre quella mano... Vi dico, è lui, è lui che mi scaccia. Mi hanno fatto qualche malìa e quando sono con mia moglie non posso dirle parole buone, e ci guardiamo come nemici, mentre sappiamo di volerci bene... Io devo andare: anche stasera abbiamo litigato e lei mi ha cacciato di casa: certo anche lei è sobillata dallo spirito di lui che non può vederci in pace... Sono disperato, frate Zirò! Se uomo disperato c’è, quello sono io! Ecco che anche questa (accennò alla finestra illuminata della morente) se ne va, e dicono per colpa mia: ed io non le volevo male; io darei dieci anni di vita, così Dio mi assista, perchè viva... Ma sono ammaliato e tutto quello che tocco è maledetto. Tante volte mi è venuta in mente l’idea di venire da voi e farmi leggere l’Evangelo per scongiurare la maledizione che mi perseguita. Voi me la farete questa carità, prima ch’io parta, altrimenti affondo col bastimento e tutto...

— Mikali, io non so cosa dirti. Abbi pazienza; aspetta che sia nato tuo figlio e poi ne riparleremo.

— Ah, no, frate Zironi, è inutile; io partirò: altrimenti non rispondo di me... E voi dovete convincere mia moglie...

La sua voce diventava minacciosa; il fraticello, a testa china, si palpava le braccia scarne con le mani dentro le maniche, e pensava di nuovo alla grandiosa visione della morte. Che miseria la vita con le sue passioni! È il giorno con le sue luci crude e i suoi rumori e il vano