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— Andrea? Dove sei, Andrea?
Andrea non c’era. Se n’era andato portandosi via la pace del luogo.
IX.
Il giorno dopo verso il tramonto, Mikali, mentre attraversava a cavallo lo stradone, vide Andriana correre giù ansante dal viottolo degli stazzi e saltargli davanti come una pazza.
— Mikali, Mikali, disgraziato, non sai nulla?
Egli fermò a stento il cavallo che s’impennava.
— Mikali! Tuo fratello è morto!
— Mio fratello è morto?
Anche il cavallo si fermò sulle quattro zampe come sbalordito della notizia; e Mikali còlto da vertigine si piegò, pallido, con le gambe che gli tremavano. Nel turbine che gli girava attorno distingueva solo la donna che agitava il suo grembiale nero come una bandiera funebre. E il racconto di lei gli arrivava confuso.
— L’ha ucciso per disgrazia Bobore Puddu il cacciatore. Pare che stamattina all’alba Andrea sia andato a pregarlo di recarsi assieme a caccia. È chiusa, la caccia, ma Bobore Puddu ci va lo stesso, di frodo. E andarono, i male avventurati, andarono dietro Monte Nieddu, e si appostarono sopra le roccie di Jannaebentu. Pare che Bobore Puddu avesse bene indicato ad Andrea il punto dove un cinghiale pas-