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— Lo capisco, sì: ma quando queste cose si fanno di stancio, di propria iniziativa, e non per pietoso suggerimento altrui. Io non amo i malati; io odio il dolore e la sofferenza. Forse, col tempo, quando sarò vecchia come la nonna, mi rifugierò nella religione e nelle opere di pietà...
Al nome della nonna, il Dottore scattò, sinceramente sdegnato.
— Rispettiamo la nonna! Crede lei, principessa, che la sua vita, con tutti i suoi splendori, sarà piena e completa come quella della signora Maria Adelaide? E che lei, in questo momento, lei giovane, bella, forte, sia viva come la sua brava nonna?
— Forse lei ha ragione, — ammise la principessa, di nuovo triste e quasi umile, — povera nonna. Oggi ancora non l’ho veduta, ma c’è stato da lei il bambino, e mi ha raccontato con entusiasmo ch’ella faceva le frittelle di carnevale.
— Frittelle, beveraggi, calzette, fiorellini, tutto è buono per lei, per interessarla, divertirla, farle compagnia lieta. E le cose buone della vita, di cui le parlavo poco fa, ella le conosce tutte, e di esse si nutre.
— Povera nonna.
— No, non la chiami povera. È ricca, molto più ricca di lei.
Alys non risponde: piega la testa fino a ba-