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troppo amore guasta i bambini. Lei protesti pure, dica che con Alys è stata anche troppo rigida. In apparenza! In realtà gliele ha date sempre tutte vinte, compresa l’ultima, la più disastrosa.

La nonna scuoteva le mani intrecciate, e si piegava e si sollevava, ed anche approvava, ironicamente: ma le ultime parole dell’uomo la colpirono in pieno. Si irrigidì, pure chinando la testa, e disse con voce di pianto:

— Lei sa che è ingiusto, parlando così, e che trafigge il mio cuore, già troppo ferito. Lei ricorda certamente tutte le nostre sventure: mio marito morto giovane, mia figlia morta giovanissima e lo sposo perito in guerra. Ed io sola con la piccola nostra orfana, e la nostra fortuna dispersa. Ho allevato Alys non come una nipote, ma come una creatura sacra affidatami dal Signore, proponendomi di vivere solo per lei, per il suo bene e la sua gioia. Quando, dopo la sua nascita, ho mai avuto un solo pensiero che non fosse per lei? E con le parole, e sopratutto con l’esempio, le ho insegnato che il segreto della felicità consiste nella vita semplice, anche nella povertà, ma rallegrata dall’amore e dalla coscienza del bene. Ella però cresceva troppo bella e intelligente, per contentarsi di questo antico nido: ed ha creduto di sognare quando il principe si è degnato di guardarla.