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drona del luogo: tutto mi piace; le stanze non troppo grandi ma ariose e fresche, la cucina, il piccolo portico, e sopra tutto la terrazza: sulla terrazza mi pare di riavermi dopo un lungo svenimento. Rivedo l’azzurro del cielo, e nell’alito del mare sento l’alito stesso della speranza.

*

Io ti comprerò dunque, piccola casa che hai per ali il mare: le condizioni però, da stabilirsi senza notaio e senza l’ufficio del Registro, sono queste, ferme e chiare:

— Io non sarò la tua padrona, né tu la mia. Saremo comproprietarie, per la vita e per la morte. Tu mi chiederai solo le più elementari riparazioni contro i dispetti del tempo, e io non ti domanderò che di salvarmi dal camminare per le divoranti vie del mondo in cerca di un altro rifugio.

Non pretendere di essere circondata da giardino. Troppo ho sofferto e faticato per un altro giardino, e vengo a te anche per dimenticare quello. Tutt’al più ti cingerò di una ghirlanda di agili pioppi del Canadà, che ridono al vento di estate e si piegano al vento di autunno offrendogli, come coriandoli, le loro foglie stanche di godere.