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A casa, poi, lo aspettava una gradevole sorpresa. Il dottore, venuto a visitare il babbo, lo aveva trovato molto migliorato; non solo, ma, invece di pretendere le dieci lire per la visita straordinaria, trattandosi di località eccentrica, aveva lasciato uno scudo alla povera madre. E dire che il dottore, più che per la sua scienza, era famoso per la spilorceria. La madre, con lo scudo che davvero, dati i tempi, sosteneva con valore il suo eroico nome, aveva comprato uova per il malato e un bel chilo di fagiuoli cremisi, detti galantemente della Regina, quelli che in realtà sono tanto ricchi da crearsi il condimento col loro sangue stesso.

Il padre sorrideva: un sorriso tutto denti, simile a quello del sole invernale, ma, come questo, fulgido di speranza. La gioia della vita ricomparve poi nella stamberga col ritorno dei fratelli. Da lontano si sentivano le loro voci, e le risate rimbalzanti cristalline sulla neve: e la stessa fiamma, nel focolare, si fece più alta e allegra per ascoltare le loro frottole.

Disse Giolì:

— Siamo stati a caccia: sì, sì, accidenti a chi non ci crede: siamo stati con un cacciatore che ci ha messo a guardia del varco delle lepri; e