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con la faccia di maschera pietrosa; segni di sdegno, di minaccia, di beffa e di sfida, rimproverandole di volerlo anche lei tradire come tutti lo avevano tradito.

Ed ecco che la casa risponde: l’altana trema, trema il frontone della porta, trema la terra, sotto, con un brivido che arriva fino a lui e gli si comunica a tutte le vene.

Gli parve di sentire i lupi urlare: era il vento: la casa si mosse, dondolandosi come una ballerina prima di cominciare la danza; pareva dicesse: sì, sì. Uomo, c’è qui il tuo terribile amico, la giustizia di Dio. E l’ala destra della casa crollò, lasciando intatta la porta. Era il terremoto.