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L’altra la fissò, coi fieri occhi sdegnati, mutando però cipiglio quando vide suor Vittorina trarre dal petto, con un certo sforzo, come si trattasse di cosa pesante, un grappolo di scapolari e reliquie, e fra queste staccare un medaglione d’oro, ornato di perle.
— Sono perle vere, Madre. Domani compiono settanta anni che ho pronunziato i voti, ed ho peccato tenendomi questo ricordo. Ma più mai l’ho riaperto. L’offro per la festa: vendetelo, pagate i debiti. Prendetelo.
La Madre, corrucciata, esitava: d’un tratto lo prese e lo intascò, quasi fosse una moneta: e pensava di attaccarlo fra gli ex-voto dell’oratorio; poi decise di venderlo, ma prima ne trasse e prudentemente bruciò il piccolo ritratto d’uomo che il medaglione racchiudeva.