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Quando tornò la suora per portarle il caffè, ella domandò di nuovo come andavano i preparativi. Tutto bene, con l’aiuto della Madonnina di pietra, ma tutto in debito. Anche il macellaio, al quale si doveva già un bel gruzzolo, aveva promesso di mandare un capretto tenero, e il droghiere i fichi secchi, i datteri, il marsala vero.

— E c’è bisogno di tutto questo sfarzo? — ella brontolò. — Gli altri anni non s’è fatto. E proprio quest’anno che si è in miseria?

— La Madre è fatta così — mormorò l’altra: e non fecero commenti; ma, si sapeva, la Madre, che era una nobile, ci teneva molto a far bella figura: magari, dopo, tutto il Convento avrebbe digiunato. D’altronde la suora giovane si rincorò subito:

— La Madonnina provvederà: e di qualche fedele non mancherà l’offerta.

Poi si piegò a cercare la spola, che la vecchia riprese in mano. Quel giorno suor Vittorina fu trascurata dalle compagne: tutte andavano e venivano, su e giù, per le scale e i corridoi, con un fruscìo d’ali: il Convento sembrava una gabbia di rondini.

La vecchietta però non si lamentava; anzi ten-